Ritorna il Festival di Sant’Arte il grande omaggio a Pinuccio Sciola

Dal 23 al 25 luglio si terrà, nel “Paese Museo” di San Sperate, la quarta edizione di Sant’Arte

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“Spero che un giorno le mie opere ritornino ad essere parte della Natura, dove sono state create”. (Pinuccio Sciola)

Dal 23 al 25 luglio si terrà, nel “Paese Museo” di San Sperate, la quarta edizione di Sant’Arte, Festival di arti visive e performative dedicato al tema Arte – Terra. Organizzato dalla Fondazione Sciola, da un’idea dello stesso artista scomparso cinque anni fa, il festival persegue il suo carattere di processo creativo inclusivo.

Molto ricco e articolato il programma, ospitato nel Giardino Sonoro e pensato ancora una volta per dar vita non solo a un semplice evento ma come costruzione del fare esperienza dell’arte, partendo dall’ascolto e dall’osservazione della natura.  Residenze artistiche, tavole rotonde dedicate agli artisti, progetti di inclusione sociale attraverso l’arte, spettacoli e attività destinate ai più piccoli. Tutto all’insegna del forte rapporto e del dialogo con il territorio, come nella più autentica visione dell’arte che aveva caratterizzato la vita e l’opera di Pinuccio Sciola. 

Particolarmente importante e prestigiosa la serie di partnership che partecipa a questa edizione 2021 promossa dal Comune di San Sperate e dalla Fondazione di Sardegna con il patrocinio di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, di cui sarà presente il Direttore Guido Tattoni; CRS4 – Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna; Museo Tattile Omero, CAMÙ – Centri d’Arte e Musei; Academia Terra APS ETS; Inmediazione; Fondazione Peter Pan e Associazione PS Museum. Media Partner Tiscali. Partner Cagliari Airport Sogaer; laFeltrinelli; Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano; La Casa del Grano; Quarantacinque_Audiolibri&Doppiaggio.

Come sempre, la realizzazione e il coordinamento sono affidati alla Fondazione Pinuccio Sciola con la Direzione Artistica di Maria Sciola e la Direzione Organizzativa di Elisabetta Villani.

 

Il numero dei posti per ogni evento sarà limitato. La prenotazione è obbligatoria. 



IL FESTIVAL E I PROTAGONISTI 


L’edizione 2021 riprende il percorso AIR -Arte in Residenza– che si svilupperà all’interno del Giardino Sonoro, luogo per antonomasia della sintesi Arte-Natura. Gli artisti invitati, che assumono il ruolo di nuovi “agenti modificatori” dell’ecosistema uomo-ambiente, sperimenteranno con diversi linguaggi – sonori, visivi, multimediali, performativi – il concetto di resilienza, lavorando con il territorio, il paesaggio e i suoi abitanti.

Continuano anche le riflessioni sull’arte con gli allievi di Pinuccio Sciola partendo dal racconto delle loro esperienze col Maestro, e su come queste abbiano influenzato la loro poetica artistica. Il primo incontro ha dato il via al nuovo progetto editoriale, piccoli libri tematici, a cura della Fondazione Sciola dal titolo “I Quaderni della Fondazione”. 

Prosegue, per il terzo anno consecutivo, Innesti il progetto sociale curato dalla Fondazione Sciola e promosso dalla Fondazione di Sardegna, col quale il Festival si interroga sugli scenari del “post pandemia”, continuando a riflettere sui mutamenti sociali ed ambientali e sul ruolo inclusivo dell’arte, nel rapporto territorio-comunità. L’accessibilità culturale e artistica per il superamento delle disabilità sensoriali e psichiche è il tema di quest’anno che verrà affrontato durante una tavola rotonda alla quale prenderanno parte l’associazione PS Museum, il CRS4, il Museo Tattile Omero, la Fondazione Peter Pan e l’associazione Inmediazione, partendo dall’esempio del Giardino Sonoro, unicum artistico di inclusività.

Due gli appuntamenti per bambine e bambini: un laboratorio di espressività pittorica insegna ad immaginare attraverso strade alternative; mentre un laboratorio di osservazione naturalistica con tools digitali, guida alla scoperta dei segreti del mondo naturale.


IL TEMA DELLA QUARTA EDIZIONE “ARTE – TERRA”. 


“Vogliamo radicarci alla terra, arrivare al suo centro, ritrovarne il cuore, riscoprire il rispetto per la natura e la fiducia nel prossimo – scrive Maria Sciola nella presentazione del Festival -. Impariamo dalla terra ad essere resilienti: dalla sua capacità di resistere e di ritornare sempre allo stato iniziale, di rifiorire, rigermogliare, anche dopo eventi disastrosi o traumatici come questa pandemia, che mette in luce, in maniera più sostanziale e solo formalmente diversa, la crisi umana ed ambientale che da decenni viviamo. L’intento è raggiungere un profondo rapporto fusionale con la natura, attraverso il medium dell’arte, mezzo e fine di un radicale cambiamento. L’arte è un atto di verità, sociale, geopolitico, ma non ha carattere impositivo, si lascia attraversare e grazie alla sua capacità relazionale offre possibilità di interazione e scoperta. È ricerca visiva e propone visioni, spesso non immaginate, inaspettate”. 


IL GIARDINO SONORO 


Il museo a cielo aperto dell’artista Pinuccio Sciola, si conferma luogo d’elezione del Festival, anche nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e di contenimento dell’emergenza sanitaria. Ma è soprattutto luogo di ricerca e di sperimentazione, d’ispirazione e di creazione artistica, di contaminazione. Nello stesso spazio laboratorio dove Pinuccio Sciola fin dagli anni ’60 “semina” le sue opere d’arte nella natura in una vera e propria installazione in divenire, si configura il “museo del presente” come interpretazione del nostro tempo. 



IL PROGRAMMA


Venerdì 23. Si inizia al mattino nel Giardino sonoro, con il programma dedicato a bambine e bambini dagli 8 ai 10 anni. A partire dalle ore 10 si terrà infatti uno speciale laboratorio di espressività pittorica dal titolo Armonia mani-festa. Barbara Cappella e Andrea Ferrero spiegheranno come l’arte sia uno straordinario strumento per superare le barriere. Mezzora dopo e fino alle 12:30 l’attrice Michela Atzeni, terrà una performance elettroacustica per voce sola dal titolo Germoglia. La performance proseguirà nella seconda parte della giornata, dalle 18 alle 20.

Nel pomeriggio, a partire dalle ore 17, la presentazione di EARTH: cinque artisti in dialogo con Il Giardino Sonoro, non solo scenografia ma una vera e propria galleria d’arte all’aperto. Le loro installazioni “site specific“ saranno infatti esposte per tutte le tre giornate del festival nell’orario di apertura del museo (dalle ore 10 alle ore 20) . Mauro Rizzo con l’opera dal titolo Insetti alieni e Daniele Bosica con il suo Bestiario “Animals Covid after party” raccontano le loro ispirazioni artistiche durante il lockdown. Corpus, il filo naturale che ci unisce è invece il titolo dell’opera di Maria Jole Serreli, un personale omaggio al Maestro ripercorrendo quel legame indissolubile con le radici; mentre Simone Lumini con Generative Orchestra, costruisce un ambiente sonoro ancestrale che conduce in terreni inesplorati.

Rappresenta uno degli appuntamenti di punta della prima giornata Atlante sentimentale (Rizzoli), presentazione del libro del giornalista Giorgio Terruzzi. Sarà lo stesso autore a parlarne, intervistato da Michela Giangrasso e Maria Pina Doi. Terruzzi, a bordo di un’auto, ha attraversato l’Italia, ha tracciato un suo personale percorso di incontri e suggestioni: da Maradona a Fellini, da don Milani a Maria Montessori, ma anche Beppe Fenoglio, Carlo Levi, Walter Bonatti, Marco Simoncelli e Valentino Rossi o simboli come il Derby Club a Milano e la famosa casa rossa di Salina. Un mosaico di biografie straordinarie, un ritratto collettivo di uomini, donne e luoghi che ci appartengono e appartengono a questo Paese pieno di figure d’eccezione, di lampi e di magia. Tra questi il capitolo dedicato al Giardino Sonoro. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con laFeltrinelli.

La prima giornata sarà chiusa alle 22 da De Diora, concerto di Francesca Corrias & Sunflowers, tra jazz, il soul, un’impronta musicale brasiliana ricorrente e soprattutto il sardo campidanese che si adatta perfettamente a certe atmosfere afroamericane (Andrea Massidda).


Sabato 24. La seconda giornata del festival inizia al mattino con Le infinite forme della natura, laboratorio dedicato alle bambine e ai bambini dai 6 ai 10 anni, per aprire lo sguardo e i sensi al segreto mondo naturale. Il laboratorio è curato da Academia Terra APS ETS e sarà tenuto da Massimo Lumini. In questo laboratorio en plein air, attraverso osservazioni naturalistiche e rielaborazioni grafiche, tattili e manuali, i sensi dei bambini saranno condotti, accompagnati ad attraversare il mondo visibile di foglie, semi, cortecce, radici, fiori e minerali, per penetrare i segreti della Fabbrica Invisibile Naturale, il cuore pulsante di creatività e significato biologico dove nascono, crescono e vivono.

Al pomeriggio, dalle 17 si terrà lo spettacolo itinerante in bicicletta alla scoperta del Giardino Sonoro, per famiglie e persone di tutte le età, dal titolo Gino in giardino, il tempo è una storia tra le pietre, di e con Paolo Mandelli, con la regia di Bano Ferrari

Si prosegue alle 18:30 con un incontro pubblico dal titolo Giardino sonoro, un unicum artistico di inclusività, al quale parteciperanno Federica Collu (Associazione PS Museum), Antonio Pintori (CRS4), Andrea Socrati (Museo Tattile OMERO), Maria Paola Casula (Inmediazione) e Marco Granata della Fondazione Peter Pan. Un importante e qualificato momento di riflessione, con esperti da tutta Italia per parlare di come l’arte apra nuovi orizzonti, accolga i limiti e rafforzi le diversità.

La seconda giornata sarà chiusa, a partire dalle 20:30 da Fogu modhu, improvvisazione di suoni e danza nel momento di passaggio dal giorno alla notte, con Giulia Cannas e con il Sound Engineer e Sound Designer Guido Tattoni, Direttore di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti. I due artisti interpreteranno il ritorno alla natura delle opere di Sciola come una delle infinite ripetizioni cicliche che costellano le nostre vite, in un susseguirsi di ossimori e contraddizioni. 


Domenica 25. La terza e ultima giornata inizia alle 10 con Sciola e i suoi allievi, incontro al quale prenderanno parte Duilio Caocci, Giacomo Mameli e Giuseppe Marci. L’incontro sarà anche occasione per presentare I quaderni della Fondazione, nuovo progetto editoriale a cura di Francesco Galli e Fondazione Sciola. Si prosegue alle 11 con Pinuccio Sciola, l’insegnante, il maestro, l’uomo, il secondo incontro di artisti allievi di Sciola, in dialogo con Maria Sciola e Gian Leonardo Viglino. Saranno presenti Mauro Cabboi, Barbara Cappella, Daniele Bosica, Antonella Pacifico, Genesio Pistidda, Rosaria Serra e Giampiero Zedde.

Sarà Beppe Severgnini, editorialista e Vice Direttore de Il Corriere della Sera, ad aprire il pomeriggio, alle 16:30, con un omaggio a Pinuccio Sciola dal titolo La mia pietra guardiana, mentre alle 17 si terrà la perfomance partecipativa di Maria Jole Serreli dal titolo A piedi nudi nel mondo, un percorso sensoriale e meditativo per riconnettersi alla terra.

Toccare il colore è invece il titolo dell’incontro che vedrà protagonista Andrea Ferrero in dialogo con Laura Lanzi.  Andrea Ferrero racconta il suo percorso espressivo attraverso le proprietà materiche e tattili della pittura. In dialogo con Laura Lanzi affronta il suo personalissimo approccio e la sua originale esperienza nell’ambito della creatività.


La quarta edizione del Festival Sant’Arte sarà chiusa, a partire dalle ore 22 dal concerto Bulla – Musiche dalla campagna, un viaggio electro-folk fra sonorità mediterranee e nordafricane con sfumature andine. In scena Giuseppe Bulla, Luca Vargiu, Paolo Succu e Edoardo Meledina.


Info festival su www.santarte.it  e sui canali social

Info e prenotazione obbligatoria agli eventi +39 3245875094

Biglietti disponibili su Eventbrite “Fondazione Sciola”

Nelle foto la conferenza stampa del Festival che si è svolta il 20 luglio all’Exmà

ph. e Ufficio Stampa: Giuseppe Murru