Mario Negri e Pinuccio Sciola ad Arte Fiera 2020
Il prossimo appuntamento con Arte Fiera a Bologna, svelerà le “Città future” di Pinuccio Sciola, sculture inedite che troveranno posto accanto alle più note “Pietre Sonore” da Copetti Antiquari. Ma la sorpresa è nello stesso progetto: per la prima volta uno stand sarà centrato sulla figura di Sciola. Un’esposizione, dunque, per molti motivi da non perde
Nelle fiere dedicate all’arte Pinuccio Sciola è un inedito, e intorno a lui in questo momento c’è un grande fermento. Per questo la sua presenza ad Arte Fiera con un progetto definito, che è un piccolo compendio della sua arte, è particolarmente significativa. Sculture in basalto e in pietra che dopo essere tagliate, scolpite, levigate, sono forti (cioè di una grande forza comunicativa) e fragili al tempo stesso. Pietre inerti che per primo Sciola ebbe l’idea di “animare”. «Le Pietre sonore hanno un effetto terapeutico, quello di un viaggio mistico che dai suoni dell’universo ci riporta indietro risvegliando in noi suoni dimenticati come quando nuotavamo nella placenta.» – dice Maria Sciola.
C’è un patto tra Pinuccio Sciola e le pietre di Sardegna tant’è vero che assomigliano l’uno alle altre come due gocce d’acqua. Dev’essere la ragione per cui le pietre si lasciano fare di tutto, da lui: tagliare, perforare, frammentare. Riesce persino a farle suonare. Renzo Piano
L’esposizione prevede una dozzina di opere, in vendita: una selezione di Pietre Sonore, che incarnano il rapporto natura-città e dove è forte il legame con l’architettura, e le inedite Città future, opere in basalto che si sviluppano su base orizzontale. «Le città future denotano lo sguardo attento verso l’utopia di una civiltà dove, nonostante le guerre, i dolori e le divergenze, si guarda avanti, verso l’alto.» spiega Maria Sciola. La presenza a Bologna diventa quindi ancora più importante. Per le Città future, Arte Fiera sarà una delle prime esposizioni pubbliche.
Ad Arte Fiera, Pinuccio Sciola e Mario Negri condivideranno lo spazio nello stand di Copetti Antiquari (l’abbiamo raccontato qui). Anche se per qualche tempo coevi, non si conobbero; ebbero vite ed esperienze diverse ed entrambi stanno suscitando un rinnovato interesse da parte di collezionisti ed istituzioni museali. Due autori scelti perchè “capaci entrambi di emozionare”, poco presenti sul mercato dell’arte e difficili da reperire.
Siamo innamorati del suo linguaggio arcaico dei monoliti di Sciola. Abbinarlo a Negri è una scommessa. Questi due autori nel mercato sono difficili da reperire, due stelle affermate nel mondo dell’arte ma semi-inediti nel mercato. Massimo Copetti
Penso che la profonda umanità ed il rispetto per la materia oltre ad una innata sensibilità per le radici ed il futuro siano i fattori che più legano Mario Negri e Pinuccio Sciola. Maria Sciola
In questo momento le opere di questo grande sculture sardo si possono vedere nel Parco scultura Braida Copetti, a Leproso di Premariacco (UD), a Londra presso l’Istituto Italiano di Cultura (The Sound Between – Sounding Stones by Pinuccio Sciola fino al 6 marzo), e naturalmente nel Giardino Sonoro a San Sperate, suo paese natale. Non mancano nuovi progetti, nuovi traguardi, sfide ambiziose, sia da parte di Copetti Antiquari, a cui l’artista è affidato in esclusiva, sia da parte dei figli Maria, Chiara e Tomaso. Come ha detto Maria: «Penso che nostro padre sia immensamente grato di sapere che i suoi figli sono uniti nel portar avanti la sua filosofia di vita. Ha reso la sua arte capace di parlare tutte le lingue, con tutte le culture del mondo. Il nostro intento è che il mondo conosca e sappia che è esistito un artista visionario con una spiccata e innata sensibilità per la natura e per le persone.»